Compagne et compagni d’arme et venture, meco distanti e pur vicini grazie a lo immenso potere de la diabolica rete! Già avrete coverto che lo Brancammino si concluse ne la val de li calanchi addì 02 Aprile 2016 et che lo ritorno de lo eroe fu festeggiato con carni, vini et cervogie. Lo mio errar per lo mondo però sequita. Se ne avrete volontà, di tanto in tanto troverete ivi resoconti d’imprese ch’io riterrò meritevoli di mentione. Volete voi sequitare ad errare et pugnare? Avante, allora, ch’io intanto m'incammino, solo o con intrepida armada a le mie spalle!
Mentre
scrivo gli articoli per queste pagine elettroniche mi chiedo il senso di questo
lavoro. Che motivo ho di raccontare le mie disavventure ad un pubblico composto
perlopiù da sconosciuti? Lo faccio
perché mi piace scrivere, e anche se so che lo stile e la forma sono da
migliorare e spesso i contenuti non siano così interessanti, sono convinto che
questa modesta avventura meritava di essere raccontata e divulgata. E' una storia di nicchia, che non trova un vasto pubblico, ma penso che tra i milioni di utenti della rete ci sarà
di certo qualcuno a cui potrebbero interessare la Tuscia, Brancaleone, gli
etruschi o gli altri popoli che hanno abitato questi luoghi, i borghi medievali
e tutto quello a cui ho avuto il piacere di assistere durante queste decine di
chilometri a piedi. Magari c’è chi cerca un racconto di viaggio a piedi o chi capita
qui per caso, alla ricerca di tutt’altro, e per qualche motivo si lascia coinvolgere
da questo diario-guida.
Oltre a questo, mi
hanno spinto altre persone (quei famosi spingitori di cavalieri di guzzantiana
memoria) e il desiderio di condivisione, un certo narcisismo, la speranza di
essere notato da qualcuno e magari essere pubblicato (come di fatto è successo).
Soprattutto però è stato il piacere di ripercorrere il viaggio con la
penna e la tastiera, strumenti per riordinare pensieri formulati nelle lunghe
ore solitarie a contatto con la natura.
Essendo poi piuttosto lento e pigro a
scrivere, darmi una scadenza regolare: un articolo ogni venerdì mattina, mi ha
aiutato a finire la stesura del racconto di questo viaggio che altrimenti,
conoscendo il mio normale ritmo di scrittura, avrebbe impiegato ben più dei due
mesi necessari a ripercorrere con i polpastrelli il percorso del Brancammino. Tutto questo ha permesso la narrazione del Brancammino e mi ha convinto a proseguire nel racconto di altri cammini o di ciò che mi passa per la testa.
Il
Brancammino è ormai concluso, e anche se più ci penso e più mi ricordo di tanti
dettagli dimenticati e pensieri non espressi che mi hanno accompagnato nel
cammino, non ci rimetterò mano. D’altronde, un autore, un’artista, perfino uno
scribacchino come me, non è mai completamente soddisfatto della propria opera,
eppure prima o poi è “costretto” a completarla per dedicarsi così ad un nuovo
lavoro.
I miei
viaggi, passati o futuri, non saranno più sulle orme del condottiero norcino ma
voglio comunque tenere il titolo di Brancammino per raccoglierli. Di fatto
tutti i miei viaggi, o altro che mi andrà di scrivere su questo diario, hanno
spesso il carattere dell’avventura brancaleonesca. E poi, dov’è andato ad errare
Brancaleone dopo che ne abbiamo perso le tracce in Terra Santa? Nessuno può
dirlo con certezza, quindi qualsiasi viaggio (certo si deve lavorare un po’ di
fantasia) potrebbe essere un potenziale Brancammino. Infine ogni cammino, avventura,
esperienza di viaggio o meno finisce ad un’Aurocastro, un “castello dorato” (se
mi si passa la licenza) come suggerisce il nome, un luogo inventato che a me piace
interpretare come il simbolo di un traguardo da raggiungere.
Tutto questo per dire che se avrete voglia di leggere altri racconti più o meno brancaleoneschi, forse se tornate da queste parti di tanto in tanto troverete quello che gite buscando.
Il mondo è
pieno di Aurocastro da conquistare e ancora di più ne abbondano nella fantasia
di ognuno di noi, indi avante! Errando, pugnando, scribacchiando e cantando:
Longo è lo
cammino,
ma grande è la meta!
vade retro satan
vade retro satan
vadre retro satan
Longo è lo cammino,
ma grande è la meta
vade retro satan
vade retro satan
vade retro satan
Contro o sarracino
seguiamo il profeta!
vade retro satan
vade retro satan
vade retro satan
Seguo il profeta
la nostra cometa
vade retro satan
vade retro satan
vade retro satan
Senza armatura
senza paura
senza calzari
senza denari
senza la brocca
senza pagnocca
senza la mappa
senza la pappa
senza cavallo
né caciocavallo
vade retro satan
vade retro satan
vade retro satan
Senza armatura
senza paura
senza calzari
senza denari
senza la brocca
senza la gnocca
senza la mappa
senza la pappa
senza cavallo
nè caciocavallo
longo è lo cammino
ma grande è la meta...
ma grande è la meta!
vade retro satan
vade retro satan
vadre retro satan
Longo è lo cammino,
ma grande è la meta
vade retro satan
vade retro satan
vade retro satan
Contro o sarracino
seguiamo il profeta!
vade retro satan
vade retro satan
vade retro satan
Seguo il profeta
la nostra cometa
vade retro satan
vade retro satan
vade retro satan
Senza armatura
senza paura
senza calzari
senza denari
senza la brocca
senza pagnocca
senza la mappa
senza la pappa
senza cavallo
né caciocavallo
vade retro satan
vade retro satan
vade retro satan
Senza armatura
senza paura
senza calzari
senza denari
senza la brocca
senza la gnocca
senza la mappa
senza la pappa
senza cavallo
nè caciocavallo
longo è lo cammino
ma grande è la meta...
Ciao Marco,
RispondiEliminami è piaciuto il Brancammino, cosa mi consiglieresti dovendo ridurre il tuo percorso a 4 giorni (tre notti)?
Inoltre ti chiedo se puoi darmi una mappa con il tracciato completo del percorso, nonché le indicazioni di dove dormire (è troppo?) grazie mille,
Cristina (da Trento :)
Ciao Cristina! Scusa il terribile ritardo. Forse hai già fatto il viaggio... Io consiglierei l'ultima parte: da Orte fino a Civita di Bagnoregio. Per dettagli scrivimi per favore un e-mail. Grazie!
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